Relè Loopring: Condividere, o non condividere la liquidità…

Alessandro Arrigo
6 min readJun 13, 2018

Loopring è un protocollo open che permette di costruire exchanges decentralizzati. I suoi standard sono ‘rigidi’ quando devono esserlo, come nel caso dell’interazione con gli smart contract pubblici, e più permissivi — come una tela bianca — nel modo in cui invita i partecipanti dell’ecosistema a costruire con il protocollo e farlo ascendere.

Loopring, come la maggior parte dei protocolli di basso livello, si basa sugli sviluppatori, le dApps e gli altri partecipanti al network per costruire l’infrastruttura in sè. Il miglior modo di mobilitare un gruppo di agenti intraprendenti è, come al solito, attraverso l’introduzione di incentivi economici, lasciando loro la flessibilità di seguire la propria strada.

Un tipo di agente dell’ecosistema che è libero di innovare e di creare il proprio business basato su Loopring è il relè.

Come ricordiamo, il relè è un partecipante al network che gestisce un libro ordini con cui i traders possono interagire. Attraverso l’organizzazione e la pubblicazione di questo libro, il relè mostra una fotografia del mercato per un dato token. I traders possono quindi guardare questa fotografia e decidere di creare un loro ordine direttamente dal proprio wallet compatibile in piena sicurezza. Per questo, il relè svolge un ruolo fondamentale per l’ecosistema: connette/aggrega gli utenti e crea una pool di liquidità. Gli ordini sono abbinati in anelli di ordini, che sono formati dai minatori di anelli permettendo il trasferimento circolare dei beni. Il mining di anelli è una caratteristica dei relè — che però può essere esternalizzata ad altri partecipanti diversi. Per il loro servizio, i relè meritano e ricevono una commissione; in LRx o attraverso il MarginSplit (una frazione dello sconto dei trader realizzata dal meccanismo di bilanciamento degli anelli di ordini). I relè ricevono l’80% della commissione, mentre ai wallet va il restante 20%.

Loopring attrarrà relè e wallet in quanto entità che hanno lo scopo di massimizzare il profitto, attraverso una competizione per l’attenzione degli utenti che comporterà un miglioramento nel tempo dei servizi offerti. Ciò avverrà ad esempio offrendo la ‘migliore’ web/mobile app, le commissioni più basse, la UX più gradevole, o concentrandosi su particolari tipi di utenti, beni, strategie e demografie.

Tuttavia, la considerazione primaria che ogni relè deve affrontare è se condividere con gli altri relè gli ordini che ricevono o se agire individualmente.

I. Condividere ordini/liquidità con gli altri relè

Secondo noi, la risposta di base è di condividere gli ordini con gli altri relè, in quanto ciò permette di avvantaggiarsi della natura più intima del network. Se connessi tra di loro, i relè possono perfezionare i propri ordini più velocemente e creare abbinamenti di ordini con più facilità. Questo è un vantaggio palese: più è grande il bacino di ordini, più aumenta la possibilità di creare abbinamenti e guadagnare di conseguenza. Loopring rende molto facile comunicare ed interagire con gli altri relè, e per questo ha costruito un consorzio di riferimento al quale ogni relè può unirsi.

Il protocollo inoltre tende verso la condivisione di ordini per via di alcune decisioni specifiche prese in fase di costruzione:

  • Ordini non custoditi/impegnati: Dato che gli asset degli utenti non sono ‘bloccati’ negli ordini piazzati, è estremamente flessibile inviare e condividere gli ordini con altri relè. Se i saldi risultano insufficienti per eseguire/concludere un anello di ordini, l’ammontare finale verrà diminuito, o l’ordine verrà rifiutato.
  • Meccanismo di Dual-authoring contro il frontrunning: la nostra soluzione brevettata per prevenire il frontrunning è modellata in modo da non sacrificare la possibilità di condivisione. Separando gli ordini dai relè che li generano, e mantenendo il livello di sicurezza contro il furto di anelli/ordini, questi possono essere condivisi senza preoccupazione.

Inoltre, i relè possono creare e gestire un loro consorzio o network di condivisione. Creare l’insieme di regole su cui i consorzi sono basati è gratuito, regole riguardati la condivisione delle commissioni, o la ‘quantità di lavoro’ che ogni relè deve sostenere per facilitare un anello, così come le ottimizzazioni per offrire la migliore esperienza utente possibile. In questo modo le chance di offrire una maggiore liquidità aumentano, dando del filo da torcere agli exchanges centralizzati!

Per esempio, forse un consorzio verrà costruito da un gruppo di relè che opera in un paese specifico, concentrandosi sui security token, e contemporaneamente operando per rispettare insieme le regolamentazioni locali. Potrebbero decidere di ammettere nel loro network solo relè che rispettano certe condizioni, come KYC/AML.

Oltre a comunicare tra di loro, i relè possono anche comunicare con altri partecipanti al network come dApps, wallets, market makers professionisti, DEXs/CEXs, ed altre. Unire tutte queste fonti e condividere gli ordini tra loro è una delle più grandi promesse dei protocolli di scambio decentralizzati.

II. Non condividere ordini/liquidità con gli altri relè

Con tutte le promesse e l’eccitazione costruite fin ora, può essere difficile immaginare delle motivazioni che spingano i relè Loopring a NON voler condividere gli ordini con i loro pari. Perchè?

Come tutto il resto nella criptosfere, solitamente c’è un tradeoff che si nasconde da qualche parte. Mentre condividere ha i suoi vantaggi che possono portare ad un bacino di liquidità enorme, esiste un tradeoff chiaro: la performance. Performance però è un termine troppo ampio, preferiamo chiamarla ‘controllo sull’esperienza di scambio’. Con la condivisione degli ordini arriva anche la perdita del controllo perfetto sull’offerta agli utenti di un ambiente di scambio garantito.

Nello specifico, è difficile offrire ordini di mercato — con esecuzione immediata garantita — se gli ordini vengono condivisi tra diversi relè e altri partecipanti del network. Questa è una conseguenza del ritardo intrinseco tra il piazzamento dell’ordine ed il mining della transazione sulla blockchain sottostante. È anche possibile che esistano alcuni ordini ‘vecchi’ su libri ordini dei relè, che non sono stati rimossi o aggiornati con abbastanza frequenza.

Per questo, un relè che vuole avere come target alcuni tipo di traders, come i professionistio i più attivi, guadagnerebbero alcuni vantaggi nel gestire autonomamente il proprio libro ordini. Per esempio, se ‘LoopRelayOne’ controlla tutto il processo di creazione del libro ordini, può tenere sotto occhio gli ordini attivi, e imporre la priorità prezzo-tempo — il meccanismo di abbinamento che la maggior parte di noi sente familiare per via degli exchange centralizzati — AKA, il primo che arriva è il primo ad essere servito. Conoscendo quale ordine è arrivato per primo, e non dovendo sottostare al ritardo di scrittura sulla blockchain, è possibile abbinare ed eseguire ordini preventivamente, anche prima dell perfezionamento della transazione sulla blockchain.

Loopring offre ai relè che decidono di seguire questa strategia, degli strumenti per aumentare il proprio libro ordini mantenendo la stessa difesa contro il front running. Il dual authoring esiste in una variante chiamata Key-Sharing che permette al relè di ricevere ordini da diversi wallets assicurando che nessun altro relè abbia accesso a quegli stessi ordini. Controllando una specifica coppia di chiavi che non è comunicata negli ordini della mempool, preclude che questi vengano rubati da intermediari fraudolenti o dai minatori.

Ovviamente, un relè che opera per conto proprio deve chiedere ai propri utilizzatore di riporre in lui un po’ di fiducia. Per essere chiari, la soluzione è ancora di tipo non custodito, e non esiste alcun rischio di furto/hacking, ma esiste il rischio che il relè possa ignorare il tuo ordine, o che lui stesso metta in moto un meccanismo di frontrunning. Essenzialmente controllano tutto il libro ordini. Il deterrente a questi comportamenti è la semplice reputazione ed il rischio di business, che presumiamo loro vogliano evitare. Così come alcuni utenti possano preferire un sistema completamente libero dalla fiducia, altri potrebbero essere favorevoli al tradeoff per ottenere dei miglioramenti di velocità/performance.

Collaborare o Competere?

I relè devono decidere qual è il loro business model, la loro strategia, e chi è il loro utente tipo. Concentrandosi sui loro obiettivi di business, avranno una visione più chiara per decidere se è meglio collaborare o competere tra di loro, o forse creare un nuovo consorzio.

Ricorda che i relè sono solo una parte dell’ecosistema Loopring, e gli altri partecipanti come i wallets dovranno prendere le stesse decisioni. I wallets riceveranno il 20% delle commissioni dagli anelli abbinati che faciliteranno, e vorranno ottimizzare la loro esperienza utente.

È importante notare che, precedentemente, i wallets non avevano un modo chiaro per generare introiti, anche se l’interfaccia verso la blockchain è una parte cruciale dell’esperienza utente. Con Loopring, adesso hanno il potere di costruire un business sostenibile attraverso la facilitazione degli exchange decentralizzati. Un certo wallet invierà ordini solo ad uno specifico relè, ad un gruppo di 5, a tutti? Siamo eccitati di scoprire le soluzioni che la community costruirà con il nostro protocollo.

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Alessandro Arrigo

Economics BSc, Statistics MSc, passionate about new technologies, data science and psychology. https://www.alearrigo.com/